lunedì 21 marzo 2011

GUERRA IN LIBIA, RAID SU TRIPOLI. UCCISO KHAMIS GHEDDAFI

TRIPOLI, 21 MARZO – Sono riprese le operazioni della coalizione, dopoi raid della notte con bombombardamenti di obiettivi sensibili in Libia. Uno dei bunker di Gheddafi di Bab al Aziziya, a Tripoli, è stato colpito. L’edificio ospitava un comando delle forze armate libiche. Combattimenti a Bengasi a dispetto dell’annuncio del cessate il fuoco da parte del regime libico. I raid della coalizione hanno comunque rallentato l’avanzata. La Gran Bretagna comunica intanto che i caccia Raf hanno di nuovo sorvolato la Libia. Ma senza attaccare, perché c’erano civili nella zona presa di mira.
OPPOSITORI: MORTO FIGLIO DI GHEDDAFI – Khamis Gheddafi, figlio del leader libico, sarebbe morto dopo un raid aereo su uno dei bunker a Tripoli. Lo riferisce il sito dell’opposizione al Manara, anche se non ci sono conferme ufficiali. Khamis, 32 anni, era rimasto ferito in un bombardamento sferrato da un aereo libico guidato da un pilota passato al fianco dei ribelli. Il figlio del raìs era a capo di una brigata impegnata nella lotta contro gli insorti.
L’OPERAZIONE ODISSEY DAWN – Da sabato 19 marzo sono in corso raid aerei sulle forze armate e le basi aeree di Gheddafi da parte di una coalizione composta da Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Italia, che agisce su mandato Onu dopo che giovedì sera il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione che impone il divieto di sorvolo sulla Libia per proteggere i civili dopo l’avanzata delle forze di Gheddafi contro le città libiche in mano agli insorti.

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